Camerino accoglie i sindaci delle regioni colpite dal Sisma del 2016 con nuvole basse e un discreto freddo, è una giornata di ricordo e commemorazione ma anche un’occasione per un bilancio a cinque anni dalla tragedia che ha flagellato il Centro Italia.
Tanti i primi cittadini che hanno preso posto all’interno dell’Auditorium Benedetto XIII della storica Università, insieme a loro anche il Commissario alla Ricostruzione Giovanni Legnini e i vertici dell’Anci Nazionale.
Presente anche la delegazione del Lazio, con il Presidente di Anci Lazio, Riccardo Varone, l’assessore regionale al Lavoro, Claudio Di Berardino, il Sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi, Massimo Tocchio di Borbona e il Segretario Generale di Anci Lazio, Giuseppe De Righi,
“E’ davvero bello vedere qui riuniti così tanti sindaci – dichiara l’assessore Di Berardino -, il segno concreto di uno dei punti di forza del tema della ricostruzione, ovvero il profondo rapporto di collaborazione tra tutti gli enti coinvolti, un valore da preservare, una buona pratica che sul campo sta dando i suoi frutti.
La situazione del Lazio vede una costante crescita nell’apertura dei cantieri pubblici e privati che, ad oggi, sono circa 1300; non dobbiamo però abbassare la guardia e anzi, dobbiamo continuare a lavorare insieme anche per sensibilizzare tutti quei cittadini che ancora non hanno presentato domanda di ricostruzione.
Un ultima parola – conclude Di Berardino – voglio spenderla per sottolineare quanto importante sia la ricostruzione economica e sociale oltre quella che coinvolge le abitazioni. I paesi vivono di socialità, di lavoro e di tradizioni, non possiamo dimenticarli”.
“In questa sede – dichiara il Presidente Varone – voglio ricordare il compianto sindaco di Amatrice, Antonio Fontanella, uomo che ha sempre messo le sue doti umane, di tenacia, amore, passione e capacità al servizio dei cittadini della sua Città, un impegno che Anci Lazio ha sempre riconosciuto e di cui si è fatto tesoro all’interno della Cabina di Regia del Sisma.
La nostra regione ha visto un numero inferiore di comuni coinvolti, rispetto ad altre realtà ma due dei nostri paesi sono stati completamente rasi al suolo (Amatrice e Accumoli ndr), oggi però viviamo una fase nuova, la ricostruzione ha preso il suo ritmo e guardiamo al futuro con maggiore serenità, poste tutte le difficoltà ancora presenti.
Un fattore importante è aver dato voce ai territori, perché solo quegli stessi territori conoscono problematiche e possibilità di risoluzioni; il ruolo delle Anci regionali è quello di amplificare queste voci e farle arrivare fino ai tavoli più alti, così da poter dare risposte ad amministratori e cittadini.
Ci apprestiamo a vivere un momento fondamentale, stanno per arrivare grandi risorse grazie al Recevery Found e al PNNR, fondi che devono essere utilizzati al meglio, senza che questa occasione ci scivoli dalle mani; il rilancio dei territori arriva dal lavoro, dai progetti ma anche dalla promozione turistica, culturale ed enogastronomica, eccellenze del Lazio e di tutte le realtà coinvolte.
Concludo con un grazie alla Regione Lazio che in questi anni ha sempre saputo ascoltare e confrontarsi con Anci Lazio e con i paesi del cratere, una capacità di lettura importante che, sono sicuro, può ancora migliorare in futuro“.
“Essere qui, in questa sala piena di colleghi sindaci e amministratori è davvero bellissimo, un momento di grande commozione per me e per i cittadini che rappresento.
Amatrice vive ormai una continua emergenza, una emergenza però mitigata dalla grande solidarietà degli italiani che non hanno mai dimenticato il nostro territorio; i nostri ristoranti e le nostre vie sono sempre piene durante i weekend, il turismo continua ad aiutarci e noi non ci sentiamo soli.
La ricostruzione si sta avviando e noi dobbiamo essere bravi a saper fare progetti per dare seguito agli enormi incentivi e fondi che stanno per arrivare“. a parlare il Sindaco di Amatrice, Giorgio Cortellesi.