Promozione e realizzazione di interventi per la salvaguardia e la valorizzazione della montagna e misure di sostegno in favore dei Comuni totalmente e parzialmente montani attraverso politiche di rafforzamento delle misure di prevenzione del rischio del dissesto idrogeologico nei territori montani, di salvaguardia dell’ambiente e della biodiversità, di accessibilità alle infrastrutture digitali e rafforzamento dei servizi essenziali.
La Regione Lazio al fianco dei comuni montani con un fondo che ha anche riguardo prioritario ai servizi socio-sanitari, per un totale di risorse complessivamente disponibili pari a euro 7.800.000, di cui 6.446.645, derivanti dal Fosmit Fondo per lo Sviluppo delle Montagne Italiane, ed 1.353.354 derivanti dal bilancio regionale.
“Siamo estremamente felici di questa notizia arrivata dalla Regione Lazio.
Lo stanziamento di questo fondo dedicato ai Comuni montani è di grande aiuto per quelle realtà che vivono una estrema marginalità territoriale.
Non esistono cittadini di serie A e di serie B, esistono cittadini che devono poter fruire degli stessi servizi essenziali, sia che si abiti in un grande comune, sia che si abiti in un piccolo comune.
E’ necessario che si guardi alle necessità di tutti e questo fondo è parte integrante di quell’ottimo lavoro che la Regione sta facendo in questi anni. Un lavoro che, insieme ad Anci Lazio, sta favorendo un miglioramento della vita delle persone che abitano la nostra Regione”.
Così Riccardo Varone, Presidente Anci Lazio
“Sono particolarmente orgogliosa di annunciare lo stanziamento di ulteriori risorse per i Comuni montani della Regione Lazio, a testimonianza dell’attenzione che prestiamo alle amministrazioni locali e in particolare alle aree disagiate” ha spiegato Valentina Corrado, assessore al Turismo e agli Enti Locali della Regione Lazio.
“La Giunta Regionale ha approvato su mia proposta la delibera con la quale stanziamo risorse pari a 7.8 milioni di euro per realizzare interventi di gestione forestale straordinari e urgenti finalizzati alla prevenzione del dissesto idrogeologico nei territori montani, da attuare in particolare su superfici forestali fragili o sensibili, sui boschi del demanio pubblico, ovvero interventi di recupero e ricostituzione boschiva su aree percorse dal fuoco, risultanti dalla mappatura trasmessa dai Carabinieri Forestali all’Agenzia Regionale di Protezione Civile, in casi documentati di situazioni di dissesto idrogeologico e nelle situazioni in cui sia urgente un intervento per la tutela di particolari valori ambientali e paesaggistici; interventi di prevenzione degli incendi boschivi mediante la realizzazione di vasche e opere accessorie per l’attingimento idrico da parte dei mezzi antincendio e, in ultimo, interventi per la realizzazione di servizi di tele assistenza socio-sanitaria dei pazienti fragili e cronici residenti nei territori montani attraverso l’ampliamento della dotazione tecnologica e dell’offerta specialistica per l’assistenza territoriale e il monitoraggio della popolazione fragile attraverso reti pro-attive, con l’obiettivo di perseguire anche nelle aree disagiate il modello organizzativo previsto dal DM 77/2022 per assicurare la tutela della salute attraverso risposte coordinate di prossimità, che faciliti la presa in carico integrata delle persone fragili e affette da patologie croniche.
Gli interventi previsti – ha aggiunto Corrado – oltre ad essere emersi come prioritari e necessari nel corso dell’interlocuzione tra questo assessorato, Anci e Uncem, sono complementari agli investimenti previsti nel Pnrr che per la riforestazione limita gli interventi alle aree urbane e sulla telemedicina e tele assistenza limita gli interventi ai soli distretti sanitari. Alla selezione e realizzazione delle azioni sopra individuate si procederà attraverso l’emanazione di avvisi pubblici-manifestazioni d’intervento rivolte a soggetti attuatori, in particolare Comuni montani singoli o associati e Comunità montane e/o trasferimento delle risorse ad Aziende Sanitarie Locali e distretti socio-sanitari, previa individuazione di specifici criteri previsti con apposita deliberazione della Giunta regionale“, ha concluso l’assessore Corrado.
fonte: askanews