Primo sì della Camera alle norme che elevano da due a tre il limite dei mandati consecutivi per i sindaci di comuni fino a 5000 abitanti ed eliminano il controllo di gestione per quegli stessi comuni, un provvedimento che nel Lazio riguarda 255 comuni..
“Siamo estremamente soddisfatti di questa decisione da parte della Camera – commenta il Presidente di Anci Lazio, Riccardo Varone – un passo importante nella direzione che ormai da diversi anni Anci indica al Governo e che finalmente, oggi, arriva al traguardo.
I piccoli comuni vivono da tempo una crisi legata al reperimento dei candidati sindaci, questo provvedimento aiuta in questo senso e non lascia scoperte le amministrazioni.
Una decisione che aiuta anche e soprattutto i cittadini di quegli stessi comuni ad avere una continuità amministrativa spesso difficile da raggiungere”.
“Questa norma – dichiara Lubiana Restaini, coordinatrice dei Piccoli Comuni Anci Lazio – è un grande successo per i Piccoli Comuni con meno di 5.000 abitanti che io rappresento nella Consulta di Anci Lazio, in quanto offre la possibilità di dare una ulteriore continuità all’azione amministrativa dei sindaci dei numerosi piccoli centri italiani che sono l’ossatura del nostro territorio. Voglio sottolineare il ruolo chiave che spesso il sindaco ricopre in queste piccole realtà, ruolo che va al di là della sua carica, poiché spesso ha un contatto quotidiano con tutti i cittadini e conosce personalmente i problemi di tutti, quindi ringrazio Anci Nazionale che si è fatta promotrice di questa battaglia, dando così una concreta risposta ad una problematica da noi molto sentita.
Un ringraziamento sentito va anche all’On. Roberto Pella – conclude Restaini – che essendo anche Sindaco di un piccolo Comune, conosce bene i disagi che i Piccoli Comuni hanno sopportato in questi anni ed è stato il primo firmatario della proposta di legge sia sulla durata del mandato che su permessi, indennità, previdenza, presentazione di liste e quanto in questi anni è venuto avanti come legittima rivendicazione delle aree interne e montane”.
“Apprendiamo con estrema soddisfazione l’approvazione avvenuta oggi da parte dell’Aula della Camera della riforma dell’articolo 51 del Tuel che consente un terzo mandato consecutivo in tutti i Comuni fino a 5.000 abitanti”. Lo dichiara il Sindaco di Cerignale e Coordinatore nazionale Anci dei piccoli Comuni, Massimo Castelli.
“Dopo anni di battaglie, una delle richieste da lungo tempo avanzate dall’Anci è stata approvata con 328 voti favorevoli e nessuno contrario dalla Camera e prosegue ora il suo iter al Senato. Grazie al particolare impegno di un nostro collega deputato, Roberto Pella, vicepresidente vicario Anci e primo firmatario della proposta di legge “liberiamoisindaci” ispirata dall’Associazione, ed evidentemente anche per una intesa trasversale che si è saputa creare in Parlamento, è prevista la possibilità di un terzo mandato consecutivo per i Comuni fino a 5.000 abitanti, fino ad oggi possibile solo per gli Enti fino a 3.000 abitanti”.
“La posizione espressa dall’Associazione a tale riguardo – spiega Castelli – è e resta sempre ispirata innanzitutto dal principio di consentire ai cittadini elettori di indicare il proprio e più diretto rappresentante senza limiti temporali, principio naturalmente valido per tutti i Comuni, un limite, tra l’altro, previsto solo per i Comuni. Nelle ultime tornate elettorali, l’aggravarsi delle oggettive difficoltà nel reperire candidati a primo cittadino nei Comuni più piccoli trova ora una prima risposta concreta da parte del legislatore”.
“Il testo approvato – continua Castelli – prevede, inoltre, una semplificazione contabile particolarmente attesa dagli amministratori dei piccoli Comuni venendo eliminato per questi Enti l’obbligo di effettuare il controllo di gestione attualmente previsto. Si tratta di una procedura particolarmente gravosa per questa tipologia di Comuni, il suo superamento fa ben auspicare di ottenere quanto prima anche altre semplificazioni richieste e ormai sempre più necessarie, a partire dalla revisione del Tuel”, conclude il delegato Anci.