Anci Lazio

Conettività fluviale e mitigazione del rischio di alluvioni

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Il 18 agosto 2024 è entrato in vigore il Regolamento UE sul Ripristino della Natura, uno strumento di cruciale importanza nel percorso di attuazione della Strategia
europea per la Biodiversità al 2030.
Uno degli obiettivi specifici della Nature Restoration Law riguarda in maniera diretta gli ambiti fluviali. All’interno del proprio Piano Nazionale di Ripristino, gli Stati Membri dovranno redigere un inventario delle opere artificiali che limitano la connettività fluviale (dighe, briglie, argini, …), identificando quelle ormai “inutili” – che creano più danni che benefici – per le quali programmare e realizzare interventi di rimozione, funzionali a raggiungere l’obiettivo della ricostituzione di 25000 km di “free-flowing rivers”, individuato dalla Strategia Europea per la Biodiversità 2030.
Le indicazioni della Nature Restoration Law costituiscono uno stimolo per ripensare il governo dei corsi d’acqua. Gli effetti degli eventi estremi degli ultimi anni dimostrano che la difesa basata solo sulle opere infrastrutturali non è sufficiente.
Per aumentare la resilienza dei territori bisogna ricorrere anche a soluzioni differenti, che puntino a ripristinare un maggiore equilibrio naturale anche restituendo, dove possibile, spazio ai fiumi.

Il workshop – organizzato da ANCI e CIRF nell’ambito del programma europeo Open Rivers – intende fornire alle amministrazioni comunali alcune conoscenze tecniche
riguardo alle tipologie di interventi che è possibile realizzare per incrementare la connettività fluviale e alla modalità con cui farlo, anche attraverso l’illustrazione di alcuni progetti italiani già realizzati.
Il dibattito finale vuole aprire un ragionamento condiviso su quali siano le possibilità dei Comuni di realizzare in proprio interventi di rimozione di ostacoli alla continuità fluviale o su come attivare percorsi di collaborazione con altri Enti preposti al governo delle acque, per stimolare una diversa gestione dei territori fluviali, in grado di aumentare la qualità dei territori e minimizzare il rischio d’inondazioni.

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