(ANSA): “Leggiamo le prime bozze del DL sostegni e troviamo alcune conferme rassicuranti ma anche alcune omissioni che ci allarmano e che, se confermate, sarebbero gravissime“. Lo dichiara Antonio Decaro, sindaco di Bari e presidente dell’Anci.
“Ci sono l’atteso aumento dei fondi di emergenza, il ristoro dell’imposta di soggiorno, la proroga al 30 giugno delle esenzioni e delle semplificazioni per l’occupazione di suolo pubblico con i tavolini dei bar e per il commercio ambulante. C’è anche la proroga al 30 aprile per deliberare le previsioni di bilancio. Ma se questi importanti interventi servono a mitigare gli effetti dell’emergenza purtroppo ancora in corso, come si spiega l’assenza di proroghe indispensabili allo stesso scopo? Le riepilogo: la proroga del termine per decidere le tariffe della Tari, così da dare il tempo necessario per applicare le complesse regole Arera e soprattutto per verificare le condizioni per le agevolazioni che i Comuni vogliono accordare alle tante attività economiche in difficoltà; la proroga al 2022 del nuovo obbligo di accantonamento al Fondo di garanzia in caso di difficoltà nei tempi di pagamento delle fatture, del tutto inopportuno in una fase come questa; le stesse percentuali di accantonamento del Fcde, un fondo che già sfiora i 5 miliardi di euro annui e non può crescere in piena pandemia. Ci rammaricano molto queste dimenticanze – conclude Decaro – dimenticanze incomprensibili visto che avevamo avuto precise rassicurazioni da parte del governo, in merito. Come ho già detto al ministro Franco durante l’ultima riunione, riconoscere risorse straordinarie che tengono conto della situazione di oggettiva difficoltà dei Comuni, e poi togliere fondi attraverso gli accantonamenti è contraddittorio e rischioso per l’equilibrio degli enti“
“Una serie di norme sicuramente importanti per i Comuni ma, come dice anche il Presidente Decaro, ci troviamo a doverci di nuovo lamentare di alcune dimenticanze che il Governo ha avuto nel deliberare questo Decreto. Le amministrazioni sono in trincea giorno e notte per cercare di gestire al meglio una crisi gravissima, quelle stesse amministrazioni che si muovo su un terreno scivoloso e hanno bisogno dell’appoggio dato dal Governo.
Il fatto che la programmazione dei rimborsi Tari per imprese e famiglie non è stato definito e che non è stato ridotto il Fondo Crediti di Dubbia Esigibilità è grave perché così non si sbloccano risorse finanziarie ma anzi, si vincolano i comuni ad accantonarle senza poi poterle realmente spendere.
Questa porta gli Enti Locali a non poter dare risposte ai cittadini e alle imprese chiuse, problemi che abbiamo sottolineato già un anno fa.
Speriamo si possa giungere presto a una soluzione” così il Presidente Anci Lazio Riccardo Varone.