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Riunioni degli organi dopo il DPCM del 18 ottobre. Il parere di ANCI

Molti Sindaci e Amministratori hanno richiesto chiarimenti in ordine all’interpretazione della norma contenuta nel dpcm 18 ottobre 2020, che vieta riunioni di carattere amministrativo.
In particolare desiderano sapere se questa disposizione si applichi anche agli Organi dei comuni – Consigli, commissioni consiliari e Giunte – ed eventualmente con quali modalità. Anci nazionale, interpellata al riguardo, ci ha fornito per le vie brevi, mediante messaggio whatsapp, la seguente interpretazione, condivisa anche con Ministeri Interno e Funzione pubblica:

“MODALITÀ IN PRESENZA CONSIGLI COMUNALI PARERE ANCI NAZIONALE
Le riunioni della PA non sono assimilabili giuridicamente alle riunioni degli organi elettivi degli enti locali che hanno disciplina autonoma e peculiare.
Il legislatore (vedi DL cura Italia) quando ha voluto introdurre disciplina derogatoria per le riunioni di Consiglio e di Giunta Comunale lo ha fatto con una norma ad hoc. Pertanto la norma contenuta nel Dpcm non obbliga alle riunioni da remoto per Consigli Comunali, Commissioni e Giunta, se esistono condizioni e rispetto delle misure di sicurezza che consentono le riunioni in presenza.”

Ne consegue che resta inalterata la massima discrezionalità di ogni ente di provvedere alla disciplina delle riunioni degli Organi dell’Amministrazione comunale, con l’ovvia necessità di applicare con la massima cura tutta la normativa sanitaria di prevenzione del contagio da coronavirus.
Resta infine valida sicuramente la modalità di riunione a distanza mediante gli strumenti della videoconferenza o analoghi, come già sperimentato in precedenza.

Il Segretario Generale
Giuseppe De Righi