Anci Lazio ha deciso di intraprendere una nuova avventura accreditandosi quale ente di Servizio Civile Universale.
Una sfida importante, alla luce della riforma sancìta dal Decreto Legislativo 40 del 2017, che impone la necessità di unirsi per soddisfare le esigenze di progettualità più vicine ai bisogni dei volontari.
Negli ultimi anni i numeri del Servizio Civile hanno segnato una ripresa, fino a superare i 50.000 volontari l’anno; parallelamente la richiesta dei comuni ha visto un incremento, ed Anci Lazio si è posto come nuovo player in questo sistema.
Nel 2018 sono 32 i comuni del Lazio, da tutte e cinque le provincie, che hanno deciso di avviare la procedura di iscrizione, e nel 2020 si ultimerà la fase di accreditamento.
Nel frattempo l’Ufficio Servizio Civile di Anci Lazio è già al lavoro per pensare le progettualità che nei prossimi anni vedranno protagonisti numerosi ragazzi di tutta la regione.
Nel frattempo rinnoviamo l’invito a tutti i comuni del Lazio che siano interessati ad accreditarsi ad inviare una mail a serviziocivile@ancilazio.it, così da poter essere ricontattati per essere informati sulle procedure da assolvere.
Il Servizio Civile Universale opera nel rispetto dei principi della solidarietà, della partecipazione, dell’inclusione e dell’utilità sociale nei servizi resi, anche a vantaggio di un potenziamento dell’occupazione giovanile.
I settori di intervento nei quali si realizzano le finalità del Servizio Civile Universale, di cui all’articolo 2 del D. Lgs. n. 40 del 6 marzo 2017, sono i seguenti:
a) assistenza;
b) protezione civile;
c) patrimonio ambientale e riqualificazione urbana;
d) patrimonio storico, artistico e culturale;
e) educazione e promozione culturale e dello sport;
f) agricoltura in zona di montagna, agricoltura sociale e biodiversità;
g) promozione della pace tra i popoli, della nonviolenza e della difesa non armata; promozione e tutela dei diritti umani;
h) cooperazione allo sviluppo;
i) promozione della cultura italiana all’estero e sostegno alle comunità di italiani all’estero.
Finalità
La legge 64/2001 istituì il Servizio Civile Nazionale, nato dall’esperienza dell’obiezione di coscienza alla leva militare obbligatoria.
Secondo l’art. 1 della legge 64/2001 il Servizio Civile Nazionale doveva
· concorrere, in alternativa al servizio militare obbligatorio, alla difesa della Patria con mezzi ed attività non militari;
· favorire la realizzazione dei principi costituzionali di solidarietà sociale;
· promuovere la solidarietà e la cooperazione, a livello nazionale ed internazionale, con particolare riguardo alla tutela dei diritti sociali, ai servizi alla persona ed alla educazione alla pace fra i popoli;
· partecipare alla salvaguardia e tutela del patrimonio della Nazione, con particolare riguardo ai settori ambientale, storico-artistico, culturale e della protezione civile;
· contribuire alla formazione civica, sociale, culturale e professionale dei giovani mediante attività svolte anche in enti ed amministrazioni operanti all’estero.
Il 6 marzo 2017, esattamente 16 anni dopo, il D. Lgs. n. 40 ha superato tale esperienza dando vita al Servizio Civile Universale, che prevede all’art. 2 comma 1 il raggiungimento delle seguenti finalità:
“E’ istituito il servizio civile universale finalizzato, ai sensi degli articoli 52, primo comma e 11 della Costituzione, alla difesa non armata e nonviolenta della Patria, all’educazione, alla pace tra i popoli, nonchè alla promozione dei valori fondativi della Repubblica, anche con riferimento agli articoli 2 e 4, secondo comma, della Costituzione.”
Il Sistema
Il SCN è un sistema che prevede la partecipazione di vari attori e l’organizzazione di alcune fasi.
Gli attori sono:
- lo Stato
- gli Enti
- i volontari
Le fasi:
- il bando per i progetti
- la presentazione dei progetti
- la valutazione e graduatoria
- l’approvazione dei progetti finanziabili
- il bando per la selezione dei volontari
Alessio Colacchi-Roberta Natale
Ufficio Servizio Civile
Giuseppe De Righi
Vicesegretario Generale